Con la scusa di protestare contro il decreto esecutivo, che blocca gli ingressi degli immigrati da sette islamici, Starbucks ha deciso di assumere diecimila profughi. Il motivo reale è risparmiare. Seguendo la strada di Farinetti e la sua Eataly.
Un piano che riguarderà i punti vendita di tutto il mondo e che sarà realizzato nei prossimi cinque anni. “Bisogna costruire ponti – ha commentato il fondatore Howard Schultz – non muri con il Messico”.
“Ci sono più di 65 milioni di cittadini del mondo riconosciuti come rifugiati dalle Nazioni unite e noi stiamo definendo piani per assumerne 10.000 nei prossimi cinque anni nei 75 paesi del mondo dove è presente Starbucks”.
Quindi non negli Usa, dove è illegale e dove non arriveranno più. Ma in Italia, con la scusa di Trump. Qualcuno l’ha notato:
#BoycottStarbucks Abbiamo capito la politica di #starbucks . Aprire in #italia pagando 1/3 di un giusto #stipendio assumendo clandestini
— lucafort (@lucianoaforte) 30 gennaio 2017
E su Twitter dilaga l’hashtag: #BoycottStarbucks
Le multinazionali amano i profughi, sono il loro esercito di riserva per ‘calmierare’ i salari.
dovrebber o madnre l’esercito a facebook e chiudere quel cesso di posto, ma poi socila di he chiesencvla?