Luxuria e la sodomia curativa

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Alla trasmissione la Zanzara del 17 gennaio, il signor Vladimir Guadagno se ne è uscito con la sorprendente affermazione su quanto l’erotismo anale faccia bene alla prostata; parla cioè di urologia, che è una scienza medica e che non è d’accordo con lui.

L’urologia è una branca della medicina e come ogni branca della medicina è un confronto con il dolore: la medicina è lo studio del dolore e di come fermarlo, come prevenirlo. La medicina è nata per curare il dolore, il dolore della malattia, il dolore della perdita, il dolore della morte. L’urologia è dolore: il cancro della prostata è dolore, la prostatite è dolore. Che un non medico dia informazioni purtroppo false in una trasmissione radiofonica è grave. La prostata del ricevente può essere danneggiata da trauma meccanico quando l’oggetto introdotto sia troppo grosso e duro, ma è la prostata dell’attivo in pericolo: ove non si usi il preservativo e il pene sia nella cavità anorettale il rischio di infezione ascendente delle vie urinarie con prostatite è presente.

Secondo Vladimir Guadagno se qualcuno mette il suo pene nella cavità anorettale di un altro uomo, gli sta cioè facendo una piccola cortesia. L’affermazione è ovviamente falsa. I danni che la prostata subisce sono rari ma ci sono, soprattutto quando si ha a che fare con uno di quei bei peni grossi grossi e turgidi turgidi. Sono peni che in vagina non farebbero nessun danno perché la vagina è fatta apposta. La vagina tollera il passaggio di un feto, senza subire danni. Mi permetto di ricordare che i bambini nascono dalla vagina delle donne, non dalla cavità anorettale degli uomini, quindi il posto previsto per mettere il pene è la vagina e non l’ano. Se il pene è molto grosso o se si usa uno di quegli strumenti di tortura che vengono vezzosamente indicati come sex toys, si ha un trauma meccanico della parte anteriore del retto con conseguente passaggio di batteri e prostatite. Ma è sul pene che ha l’infame pensata di andarsi a cacciare in mezzo ai batteri fecali che succede il peggio: si può avere un’uretrite ascendente dei batteri fecali che risalgono nell’uretra, che dovrebbe essere sterile, batteri che salgono e salgono come impavidi scalatori; e abbiamo una prostatite. Con un po’ di sfortuna anche un ascesso prostatico, una pacchia; avere un ascesso prostatico è un vero spasso.

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Quindi le affermazioni del signor Guadagno sono non solo false, ma anche bizzarre. Ma il punto non è lui, che ha detto una spiritosaggine. Il punto sono gli Ordini dei Medici che davanti a un episodio come questo tacciono, carini e simpatici, allineati e coperti, tutti con gli occhi bassi e il cappello in mano davanti agli LGBT a farsi spiegare cosa si può dire e cosa non si può dire, a calpestare il dolore e i morti. Certo anche i morti.

“Io non mai sentito nessuno che è morto perché l’ha preso dietro”. È l’altra sorprendente frase di Guadagno. Davvero? Non ha mai sentito dell’esercito di morti di Aids, Epatite B, cancro dell’ano; non ne ha mai sentito parlare. Io li ho visti e non intendo tacere, non intendo continuare a permettere che individui come Guadagno affermino il falso. Prendersela dietro uccide. Prendersela dietro è un gesto di dolore e umiliazione, che contagia malattie molto mortali. Un uomo degno di questo nome e una donna degna di questo nome non permette a nessuno di profanare la sua fisicità con un gesto del genere. Insegnamo ai nostri figli e alle nostre figlie che “prendersela dietro”, per usare i termini di Guadagno è un gesto pericoloso e di autoprofanazione, che non deve essere subito. Un uomo ti propone di mettere il suo pene nel tuo didietro? La risposta non è “Grazie, che bello, la mia prostata ne sarà felice”.

La risposta è “Levati dalla mia strada, adesso, subito, e non osare più incrociarla.”

Insegniamo ai nostri figli e alle nostre figlie a difendersi.

Gli Ordini dei Medici ci stanno assordando con il loro silenzio davanti alle farneticazioni di Guadagno. Il loro silenzio è un disonore.