E siamo di nuovo a parlare di altro sangue italiano versato sull’altare dell’immigrazione:
Il marocchino di 54 anni ha ucciso la 25enne bresciana in una struttura che accoglie persone con problemi psichiatrici da inserire nel mondo del lavoro.
Per quale motivo un marocchino psicolabile non venga rimandato in Marocco, dove si dovrebbero occupare di lui, e venga invece, inviato in una ‘struttura per inserirlo nel mondo del lavoro’ è cosa che ci sfugge. Anzi: è una vergogna.