Bergoglio contro i media: “Basta cattive notizie”

Vox
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Si sa che il vero obiettivo della cricca non sono le tanto decantate ‘fake news’, del resto sparse a piene mani dai media di regime, quanto, piuttosto, le notizie tout court.

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L’attenzione esasperata a “cattive notizie” e spettacolarizzazioni produce “angoscia”, fino alla “apatia” e alla “anestetizzazione delle coscienze”. Lo sostiene il Papa nel messaggio per la Giornata delle comunicazioni, con cui invita i media a non macinare “zizzania” ma a realizzare “una comunicazione costruttiva”. Serve, dice Bergoglio, “uno stile comunicativo aperto e creativo, che non sia mai disposto a concedere al male un ruolo da protagonista, ma cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni”. Non si tratta né di “promuovere disinformazione” né di “scadere in un ottimismo ingenuo”. Secondo Bergoglio c’è bisogno “di spezzare il circolo vizioso dell’angoscia e arginare la spirale della paura, frutto dell’abitudine a fissare l’ attenzione sulle ‘cattive notizie’ (guerre, terrorismo, scandali e ogni tipo di fallimento nelle vicende umane)”. Così, dice “si può essere tentati di anestetizzare la coscienza o di scivolare nella disperazione”.

Insomma, non pubblicate notizie sui profughi che stuprano e i preti che organizzano orge. Disturba.