Ecco dove vanno i gay a comprare i bambini: la nuova frontiera

Vox
Condividi!

Destinazione Laos: questa la nuova meta degli sfruttatori di donne che comprano bambini attraverso la pratica dell‘utero in affitto.

L’azienda offriva l’utero in affitto di povere donne attraverso la sua sede a Manila, nelle Filippine, e promette la massima soddisfazione delle esigenze delle “portatrici”, delle venditrici di ovuli, dei venditori di sperma e soprattutto dei clienti, degli acquirenti di bambini, che possono essere coppie eterosessuali, gay, lesbiche e anche single.

Sfortunatamente per loro, però, il governo filippino ha dato un giro di vite sull’utero in affitto, definendolo un “mercimonio di esseri umani”.

Sono state arrestate quattro donne all’inizio di quest’anno, in procinto di partire da Manila per Phnom Penh, dove dovevano essere ingravidate con lo sperma di uomini provenienti da Australia, Germania, Cina e Nigeria. Sarebbero state pagate 10.000 dollari.

Il funzionario per l’immigrazione delle Filippine, Jaime Morente, ha detto che è stato scoperto un nuovo modus operandi dei trafficanti di esseri umani che allettavano le donne filippine con facili guadagni se avessero dato l’utero in affitto.

Vox

Anche in Cambogia l’utero in affitto è ora ufficialmente illegale, anche se vi sono ancora in attività molti centri di fecondazione artificiale e intermediari tra “portatrici” e acquirenti di bambini , secondo il Sydney Morning Herald .

Perché il mercato dell’utero in affitto è quanto mai flessibile: pochi mesi dopo che le cliniche che vendevano bambini agli stranieri sono stati chiuse in India, Thailandia e Sri Lanka, hanno aperto a Phnom Penh. Secondo l’Herald, c’è sempre qualche paese povero dove la legge è lacunosa e non vieta espressamente l’utero in affitto.

Ora che anche in Cambogia sono state emanate leggi restrittive, i trafficanti di esseri umani stanno spostando la loro attività in Laos: una repubblica socialista a partito unico, governata da un unico partito comunista, con un Politburo nelle mani dei militari. Persino un sito che fa pubblicità alle cliniche laotiane che praticano utero in affitto ne parla come di “uno dei paesi più corrotti del mondo”, che non conosce i fondamenti dello Stato di diritto, né sa far rispettare contratti e regolamenti.

Non c’è da stupirsi che le agenzie che praticano un tale mercimonio di esseri umani si stiano affollando tutte lì.

logo_provita