Studente “spacciatore” di merendine costretto a “lavori socialmente utili”

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Lo studente dell’istituto tecnico Paninfarina di Moncalieri, in provincia di Torino, colpevole di aver aperto un mercato ‘nero’ di snack e merendine a scuola, e premiato dalla Fondazione Luigi Einaudi di Roma con una borsa di studio per la sua spiccata attitudine all’imprenditoria, inizierà un percorso alternativo alla sospensione decisa dal Consiglio di classe e dal preside per “espiare le sue colpe”.

Il dirigente Stefano Fava ha emesso un provvedimento secondo cui a partire da oggi per 15 giorni lo studente dovrà presentarsi all’associazione Terza Settimana di Torino che si occupa di famiglie in stato di difficoltà economica.

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“Svolgerà dunque attività socialmente utili per ritornare sulla terra, uscire da questo videogame mediatico e riaffermare una volta per tutte la reale missione della scuola: educare”.

Il padre non ci sta: “Ma non se ne parla neanche. Mio figlio non cui andrà. Questa punizione doveva essere prima concordata con me. Mandano un bambino a casa di persone che non so chi sono: potrebbero essere ex galeotti, o ex tossici o brutta gente: mio figlio resta casa”.