Croce con il legno di un barcone di clandestini: nasce l’eresia bergogliana

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Il fanatismo dei bergogliani – non chiamateli cristiani – raggiunge vette parossistiche. A dimostrare che ci troviamo dinanzi ad una nuova religione, la nascita di nuove reliquie. Ormai siamo ai feticci.

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Alla «Festa dei popoli», che domenica ha richiamato immigrati da tutto il territorio del cuneese per la «Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (del fancazzista)» è stato esposto un crocifisso costruito con il legno di un barcone di clandestini, arrivato in Sicilia. L’ha portato ad Alba, in treno, una suora brasiliana in arrivo da Siracusa, Teresinha Santin, impegnata nel business dell’accoglienza. Il crocifisso è stato posto ai piedi dell’altare durante la messa in Duomo e il vescovo Marco Brunetti l’ha ostentato come un oggetto erotico.