Abruzzo, 100 mila senza corrente, colonne di auto in fuga e disperato appello

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Sono ancora 100mila le utenze senza elettricità in Abruzzo a causa del maltempo. I lavori dei tecnici Enel avevano permesso di ridurre a 85.000 quelle non alimentate, ma il persistere di vento e neve ha causato altri danni alla rete elettrica, che hanno interessato nella notte circa 15.000 clienti. Circa 60mila utenze sono in provincia di Teramo, in 40 comuni, circa 27mila in provincia di Chieti (50 comuni) e circa 13mila in provincia di Pescara (32 comuni). Nel Teramano rimane disalimentata la Cabina Primaria di Sant’Omero che serve circa 9.000 clienti a causa della mancanza di alimentazione sulla rete di Alta Tensione.

Le squadre di e-distribuzione lavorano alle attività di ripristino dell’alimentazione. Stanno convergendo ulteriori risorse da altre regioni per incrementare la task force in campo, che già conta 750 risorse. e-distribuzione fornirà a Protezione Civile e Autorità l’aggiornamento della previsione dei tempi di ripristino per tutti i comuni interessati.

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Che sorpresa, in Abruzzo nevica.

Fila di auto per fuggire da Teramo e raggiungere la costa e timori di disordini nel carcere, dopo le forti scosse che hanno avuto epicentro nell’Aquilano ma sono state avvertite in maniera violenta anche in tutto il Teramano. “Le tre scosse di terremoto hanno creato il panico e c’è il serio rischio di disordini” scrive il Sappe. “Il sindacato aveva già da tempo denunciato la mancanza di veicoli 4×4 per trasporto personale e servizi di traduzione detenuti. Tanto che la scorsa notte una scorta proveniente da Lecce è rimasta bloccata per ore in mezzo alla strada. In queste ore abbiamo chiesto l’invio di rinforzi e lo sfollamento di detenuti. Speriamo che chi ci governa si adoperi con celerità”. “Abbiamo bisogno di aiuto. Dovrebbero intervenire Esercito e Genio militare. Ci sono paesi senza energia da più di 48 ore” è stato l’appello del presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, in video su Facebook.

“Siamo per strada, sommersi dalla neve e non riusciamo nemmeno a scappare. Le automobili non possono muoversi per via della neve. Continuano a esserci scosse e la gente urla per strada. Cerco inutilmente di contattare mia madre che si trova in una struttura di Montereale”. Questa la drammatica testimonianza, tra le lacrime, di Serena Testa che vive a Marruci frazione di Pizzoli in provincia dell’Aquila vicinissima alla zona dell’epicentro delle scosse di questa mattina.