Onlus vicina al PD ospita clandestini in case abusive: incassa 9 milioni di euro

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Modena, la Caleidos cooperativa sociale, una delle tante onlu$ che si occupano del business dell’accoglienza, è sotto inchiesta per l’esposto presentato da un cittadino.

«La Caleidos – spiega l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, legale dell’uomo ed esponente di Terra Nostra – gestisce circa 1.300 richiedenti di asilo. Ci risulta che al primo piano dell’edificio in cui il mio cliente ha altri due appartamenti, ospiti quattro persone, corrispondendo al proprietario un affitto di mille euro al mese, che non hanno diritto a stare lì perché non solo non ne hanno i requisiti, ma la struttura in questione presenta abusi edilizi accertati lo scorso giugno dal Comune che, come sappiamo, costituiscono impedimento alla locazione. Persone che, peraltro, la Prefettura ha chiarito di non conoscere». I quattro immigrati, usciti dal percorso «Mare Nostrum», in cui erano inseriti e che sono in Italia dal 2012, hanno perso i requisiti per l’accoglienza, ma vengono comunque ospitati, a detta dell’associazione, «perché ritenuti meritevoli di un contributo, al fine di aiutarli a proseguire un rapporto lavorativo intrapreso».

Aldrovandi specifica che «a Modena ci si lamenta che non vi sono i fondi necessari per trovare la sistemazione per tutti i richiedenti asilo e, poi, se ne dà una a persone che non ne hanno diritto. Vogliamo risposte in merito e vogliamo capire se i soldi usati per la locazione siano pubblici o meno. Peraltro – prosegue – il mio cliente, attraverso filmati di telecamere di sorveglianza, ha notato uno strano viavai di gente dal palazzo. Persone sconosciute che hanno la chiave dell’appartamento e che entrano ed escono come fossero a casa loro. Si teme che possa addirittura esserci un giro di spaccio e prostituzione, ecco perché abbiamo chiesto l’intervento della procura».

Ovviamente sono soldi dei contribuenti, e si fanno passare i clandestini per ‘profughi’. Violando la legge tre volte: soldi sottratti, abusi edilizi, affitto a clandestini.

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La legale chiede, oltretutto, che si chiarisca se all’interno della casa in cui sono ospitati i quattro extracomunitari vi sia o meno l’agibilità, visti gli abusi edilizi. Sulla questione è intervenuto di recente anche l’onorevole Achille Totaro di Fratelli d’Italia il quale ha chiesto al ministro dell’Interno che chiarisca «l’origine delle risorse destinate al mantenimento dei quattro migranti e se ciò sia in linea con la mission propria della onlus».

La nostra cooperativa gestisce circa 700 profughi sul territorio provinciale nell’ambito dell’operazione di colonizzazione denominata Mare Nostrum.
Facciamo un piccolo conto al volo: la cooperativa incassa ogni giorno 24.500 euro. Ossia più di 735.000 euro al mese. Fanno quasi 9 milioni di euro in un anno. E intanto, si fanno anche gli schiavi low-cost che poi sostituiranno gli italiani:

La Scuola Edile di Modena insegnerà muratura e posa a trenta finti profughi accolti in provincia di Modena nell’ambito di Mare Nostrum. Tutto a spese nostre.
Lo prevede la convenzione sottoscritta dall’ente bilaterale che si occupa di formazione professionale per il settore delle costruzioni e dalla cooperativa sociale Caleidos, che gestisce l’accoglienza e l’inserimento sociale e lavorativo dei profughi per conto della Prefettura di Modena.

Avete letto bene: la prefettura di Modena (il governo) cerca lavoro per i giovani maschi africani sbarcati. Che sostituiscono così gli italiani.

«Erogheremo due corsi base: uno sulle tecniche di muratura e carpenteria, l’altro sulle tecniche di posa pavimenti e rivestimenti in ceramica – spiega il direttore della Scuola Edile Alessandro Dondi – Questo progetto rientra nell’attività istituzionale del nostro ente, che l’anno scorso ha organizzato e gestito quasi 150 azioni formative (per complessive 2 mila ore), alle quali hanno partecipato oltre 2 mila persone tra lavoratori dipendenti, imprenditori, tecnici e liberi professionisti».