Governo vuole censurare Internet con la scusa del terrorismo islamico

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Contro il terrorismo sul web, il “malware del terrore”, “serve una grande cooperazione internazionale tra governi e grandi provider”: lo ha detto il ministro dell’Interno Marco Minniti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo la riunione con la Commissione di studio sul fenomeno della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista.
Il ministro ha evidenziato due elementi: “Noi abbiamo forme radicalizzazione che vengono segnalate avvenire soprattutto nelle carceri e nel web”. Sul primo fronte il ministro ha sottolineato “l’eccellente lavoro del ministero della giustizia e del Dap; è un settore delicato ma anche ben presidiato”.
In particolare sul problema che riguarda il web, Minniti ha avvertito: “Penso si ponga un tema l’idea di un lavoro che non può essere limitato a un solo paese ma va fatto a livello internazionale, abbiamo di fronte un’evidenza, una diffusione del maleware del terrore, dobbiamo costruire una rete protettiva contro la rete del terrore, che sia frutto di una cooperazione molto forte tra i governi e i grandi provider, è l’orizzonte futuro, a maggior ragione se noi ci troviamo di fronte in una situazione in cui lo Stato islamico appare in difensiva sempre di più sul fronte militare. Il web è quindi il punto fondamentale per far muovere capacità asimettriche.

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Invece di eliminare il problema – gli immigrati islamici – vogliono utilizzare il problema come mezzo per censurare il web. Perché il loro vero obiettivo è la censura di Internet, non la risoluzione dell’emergenza terrorismo islamico, che invece sfruttano come mezzo per censurare chi islamico non è.