Conetta, Nordio: “Possibili terroristi tra i profughi”

Vox
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“La rivolta del centro migranti di Cona è stato un brutto sintomo, e di questi tempi non si può nemmeno escludere che possano esserci delle infiltrazioni di tipo terroristico”. Parla Carlo Nordio, il procuratore aggiunto della procura di Venezia.

In che senso è un brutto sintomo?
“All’inizio sembrava che la ragazza fosse morta dopo 5 ore di agonia senza essere soccorsa, e questo avrebbe potuto far comprendere la reazione scomposta degli ospiti del centro. Invece tutti, all’interno del campo, avevano capito fin da subito che Sandrine non era stata abbandonata, nonostante ciò hanno continuato la protesta. Sospettiamo dunque che ci siano soggetti che già da prima dell’episodio del decesso menavano nel torbido”.

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Ma il terrorismo cosa c’entra?
“Un’indagine fatta bene su un tessuto sociale come quello di un centro di accoglienza sovraffollato con 1.300 migranti, deve partire dal presupposto che ci possano essere anche infiltrazioni di tipo terroristico e para-terroristico. Venezia, oltrettutto, è un obiettivo sensibile. Ho dato delega alla Digos per fare tutti gli accertamenti su tutti i richiedenti asilo che hanno partecipato ai tafferugli”.

Il microcosmo interno del campo di Cona pare spaccato in due, tra angolofoni e francofoni. E’ così?
“A grandi linee sì, ma la situazione è più articolata. Gli appartenenti ai gruppetti rivali, tra l’altro, si sono accoltellati tra loro”.