Parroco invoca sgombero clandestini: “Sono fuori controllo, molestano bimbi” – LEGGI

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Ci sono preti che difendono ancora i loro fedeli e il Cristianesimo. Uno di questi è padre Francesco Inversini, a Sesto San Giovanni.

Ha scritto una dura lettera, padre Francesco Inversini, che chiede l’intervento della polizia per sgomberare un palazzo dove hanno trovato rifugio i soliti spudorati migranti: “Sono senza controllo e lasciati liberi di agire a piacimento”

A poca distanza dalla sua parrocchia è stato ucciso il tunisino Anis Amri, profugo terrorista di Berlino. Lui è il prete della chiesa di Cristo Re, e ora chiede alla polizia di sgomberare i fancazzisti che occupano una palazzina davanti all’oratorio: “Sono clandestini, senza controllo e lasciati liberi di agire a piacimento”, scrive.

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La lettera è partita martedì mattina, dopo che il religioso ha trovato le cassette delle offerte forzate.

“Adesso basta, non si può andare avanti così”, ha detto ai suoi collaboratori il parroco alla chiesa in via Galeno 32, a Villa San Giovanni, non lontano da Sesto San Giovanni. Ha scritto la sua denuncia al commissariato di Greco Turro ed è andato di persona a consegnarla.

Oggetto: “Abitazione abusiva dell’ex ditta grafica Marco, in via Fortezza 27”. Qui si sono insediate alcune decine di migranti. “Sono africani: magrebini e senegalesi – spiega Tommaso, il responsabile dell’oratorio – sono tanti, almeno 50, e mettono paura ai bambini, assediano chi esce dalla chiesa chiedendo l’elemosina. Non si vive più. Sono stranieri, fanno la coda fuori dal ‘Pane quotidiano’ per farsi dare il cibo. Ma abbiamo anche i nostri poveri italiani da curare. Io lo capisco, il parroco che chiede l’intervento della polizia. Non possiamo aspettare che “quelli” vengano a farci la pelle, senza farci sentire dalle autorità”.

Padre Inversini spiega: “La gente è preoccupata perché non sa darsi ragione di quanto avviene – legge – gli avvenimenti recenti creano sospetti e inquietudini nella popolazione”.
“A nome degli abitanti – esorta il parroco nella denuncia alla polizia – ritengo opportuno segnalare e sollecitare un intervento delle autorità competenti per chiarire e sanare una situazione che può divenire incontrollata e generare reazioni incontrollabili”.

A far arrivare la denuncia a Palazzo Marino ci ha pensato la consigliera Silvia Sardone.
La ringrazia il signor Tommaso, che deve restare fino a tardi in oratorio a sorvegliare i 50 bimbi della squadra di calcio dalle violenze dei migranti: “Non dico il mio cognome perché altrimenti quei tizi mi fanno la pelle, ma qui, i genitori e i fedeli sono arrabbiati. Non è escluso che qualcuno decida di passare alle vie di fatto, se le autorità non intervengono”.
“In quartiere non c’è più pace, siamo sotto assedio – spiega il collaboratore del prete – . Questa gente va e viene, non ha i documenti, dà fastidio, spacca i vetri delle auto. Nel palazzo occupato si sono anche attaccati abusivamente alla corrente elettrica. Adesso sono in 50, ma potrebbero diventare 300. L’edificio ha tre piani e c’è qualcuno in portineria che gestisce gli ingressi, visto che ormai entrano dalla porta principale, come a casa loro. Uno sconcio che deve finire”.