PD contro sindaco giustiziere: “Non si toccano immigrati che aggrediscono le donne”

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«Mi pare gravissimo e indegno della carica che ricopre quanto ha detto e fatto Dipiazza: prima ha messo le mani addosso ad un venditore ambulante, poi è andato a vantarsene in TV, dove lo ha definito “negro”».

Così Giovanni Barbo (FOTO), il vicecapogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, nei confronti del sindaco Dipiazza che lo scorso 24 dicembre, nel corso di Sveglia Trieste a Telequattro, ha raccontato di avere aiutato una donna aggredita da un venditore abusivo (LEGGI ARTICOLO ALLA FINE).

«Se il venditore ambulante ha infastidito una signora ha sbagliato, ma un sindaco che reagisce in questa maniera e poi a freddo lo rivendica pure è da censurare senza se e senza ma – continua Barbo -. Aveva fatto un mezzo passo indietro sulle ronde e poi si improvvisa giustiziere? È questo che porta come esempio ai cittadini? Si scusi subito o il passo indietro lo faccia davvero».


ABUSIVO MOLESTA DONNA, SINDACO LO BLOCCA: “NEGRO LA STAVA MOLESTANDO” – VIDEO

«Sindaco mi aiuti, quello mi ha messo le mani addosso». Grida disperata una signora in via San Nicolò, a Trieste, dove il sindaco Dipiazza si trovava per un incontro dal notaio con il direttore generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto.

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E lui, vedendo che il solito venditore ambulante africano subshariano abusivo, stava importunato la donna, fino a metterle le mani addosso in maniera intimidatoria, si è lanciato contro l’africano: «L’ho preso per il bavero tanto ero furioso e questo mi risponde “non me ne frega niente che sei sindaco, lei mi ha detto delle cose”», ha spiegato Dipiazza questa mattina nel corso di Sveglia Trieste su Telequattro.

«La situazione andrà affrontata ai piani alti con la Prefettura, perchè non vorrei che in una giornata sbagliata esagero e poi mi prendo io l’avviso di garanzia – ha spiegato il sindaco -: il problema è che questi non hanno il rispetto per le donne come l’abbiamo noi».

A Trieste la situazione è fuori controllo. Da quando sono arrivati i ‘profughi’ è stupro quotidiano.