EMERGENZA CAPODANNO: 1.750 TERRORISTI ISIS SU SUOLO EUROPEO

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Gli islamici stanno preparando qualcosa di grosso. Qualcosa simile a quello accaduto a Parigi, ma con una implicazione paneuropea: attacchi simultanei nelle principali città europee. E la morte in Italia di un ‘soldato di ISIS’ mette l’Italia in prima fila come obiettivo per un disastroso attentato islamico.

L’anno scorso l’intelligence austriaca aveva avvisato: Allarme: “ISIS programma stragi di Capodanno in capitali europee“. Gli attacchi vennero sventati. Almeno in quei giorni.

Ma ora, il pericolo di attacchi in tutta Europa per questo Capodanno in luoghi affollati con armi pesanti e bombe, è più alto.

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Giorni fa, il responsabile di Europol ha lanciato l’allarme per la presenza su suolo europeo di terroristi islamici fortemente addestrati: “ISIS HA INVIATO IN EUROPA 1.750 TERRORISTI ISLAMICI PER LANCIARE ATTACCHI”

Alla luce di questi allarmi, ci domandiamo se sia il caso di tenere feste di Capodanno in piazza. Anche se per alcuni significa darla vinta, annullando i festeggiamenti, è ancora più stupido fare finta che il problema non esista e contare, Dio non voglia, quelli che potrebbero essere migliaia di morti: immaginate cosa significherebbe l’esplosione simultanea di alcuni kamikaze in una piazza gremita, dove a differenza di uno stadio è impossibile controllare gli ingressi. ISIS, dovremmo averlo imparato, non minaccia mai invano.

Potremo tornare ad una vita normale, una volta ripulito il Paese dalla presenza di immigrati islamici. Inutile fingere di vivere nell’Italia degli anni ’90: quell’Italia non c’è più, spazzata via da due decenni di folli politiche migratorie. Serviranno anni di governi identitari, per restituircela.