Disastro Tupolev: si fa strada ipotesi attentato

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Il ministero russo dei Trasporti, che in un primo momento aveva escluso che il Tupolev diretto in Siria e precipitato due minuti dopo il decollo con 93 persone a bordo avesse subito un attentato, poco fa ha ammesso che questa è “una delle possibilità”. A bordo c’era anche il capo della polizia militare russa, Ivannosvsky e il coro dell’Armata Rossa.

Il Tupolev è considerato ‘il mulo’ del trasporto aereo russo.Costruito fino al 2013 in 1026 esemplari è un jet trimotore che ha servito sulle linee aeree interne a medio raggio di numerosi stati dell’ex Patto di Varsavia e del mondo socialista riscontrando problemi di manutenzione dopo il crollo dell’Urss.

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La lista include 8 membri dell’equipaggio, 8 militari, 64 membri del Coro, due responsabili civili, un membro di un’organizzazione umanitaria internazionale e 9 giornalisti. Si tratta degli inviati dei canali Ntv, Channel One e Zvezda.

Il ministero ha inoltre reso noto che il pilota, Roman Volkov, era esperto ed aveva più di 3000 ore di volo al suo attivo. L’aereo, un Tupolev Tu-154, aveva 33 anni. Secondo il vicepresidente della commissione parlamentare sulla politica economica, Serghiei Kalachnikov, questo non vuol dire che il velivolo non funzionasse bene. “Trentatré anni è un tempo lungo, ma non critico”, ha dichiarato citato dai media russi.

Putin ha dichiarato il 26 dicembre giorno di lutto nazionale. “Ci sarà un’inchiesta approfondita sulle ragioni della catastrofe, e faremo di tutto per fornire il nostro sostegno alle famiglie delle vittime”, ha detto.