L’uomo che finanzia le moschee è un principe sceicco del Qatar. Hamad Bin Nasser Bin Jassim Al Thani, potentissimo e ricchissimo, è al vertice di Qatar Charity, la famigerata organizzazione che finanzia il terrorismo islamico, ISIS compresa.
Ufficialmente «impegnata attivamente nel preservare la cultura islamica attraverso la costruzione di moschee e l’insegnamento del Corano». Islamizzando l’Italia e l’Europa.
In Emilia Romagna ha donato allo scopo milioni di euro. Ravenna, Mirandola, Piacenza, Ferrara, Argenta: queste sono le tappe conosciute delle elargizioni. Il collettore dei finanziamenti di solito è l’Ucoii, il braccio in Italia dei Fratelli musulmani. Tra gli aiuti più impegnativi quello arrivato a Ravenna, 800mila euro, la seconda d’Italia per grandezza dopo Roma.
Il giorno dopo, il principe era a Mirandola, eccolo elegantissimo in abiti occidentali mentre taglia il nastro della nuova casa per la preghiera dei musulmani, rinata dalle macerie del terremoto 2012.
Qatar Charity ha donato mezzo milione di euro, la Regione ha messo il resto per arrivare al totale di un 1 milione e cento. Collaborono i finanziatori dei terroristi e il PD. Sorrisi ai fotografi, da una parte il sindaco, dall’altra Yassine Lafram, giovane e attivissimo presidente della comunità islamica bolognese:
«Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla nascita del nostro centro, un valore aggiunto per la città», il discorso dello sceicco, che in quei giorni di tour italiano ha inaugurato ben cinque moschee in giro per il Paese. Nel cratere emiliano però è scoppiata subito una coda polemica. Anche perché qualcuno ha fatto notare: le chiese cattoliche sono sempre lì, in attesa di tornare alla vita di prima.
La mano islamizzatrice della Qatar Charity è arrivata anche a Ferrara e Argenta, in città 100mila euro, fanno sapere dalla comunità.
Potenza dei Rolex. I nostri politici ci stanno vendendo. E’ tempo di cacciare loro e gli islamici. Qatariota compreso.