GARLASCO, AVVOCATI CHOC: ‘CONOSCIAMO COLPEVOLE’

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“Siamo partiti dalla rilettura degli atti, abbiamo fatto uno screening e più di un soggetto era collocabile in quel frangente (l’omicidio di Chiara Poggi ndr”. Ci siamo indirizzati verso un soggetto, non siamo andati a caso”. Così i difensori di Alberto Stasi spiegano come sono riusciti a risalire all’uomo il cui Dna è stato trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. “Ci sono stati gravi errori degli inquirenti”, hanno aggiunto gli avvocati.

Bè, se fosse vero, qualcuno dovrebbe pagare. Caro. I magistrati sono gli unici che possono rovinare la vita delle persone senza pagarne le conseguenze.

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“C’è una sentenza definitiva e per noi quella vale. Se la difesa di Stasi ha un nome,lo faccia pubblicamente,senza nascondersi dietro un dito”, dice intanto Rita Preda, la madre di Chiara Poggi, secondo quanto riferito dall’ avvocato Gian Luigi Tizzoni, in merito alle nuove risultanze del dna che non sarebbe attribuibile ad Alberto Stasi, condannato per l’omicidio.

“Li sfido a presentare una denuncia formale contro chi ritengono responsabile. Secondo me non è emerso alcun elemento di novità da questi ulteriori accertamenti -aggiunge- tutto è già stato affrontato nella perizia che ha ritenuto i risultati dell’esame dei margini delle unghie giuridicamente inutilizzabili. Da due analisi di quel materiale sono emersi risultati completamente diversi”.

Per Tizzoni, i periti di Stasi “hanno raccolto il dna di una persona di cui sospettano. Bisogna domandarsi con che cosa l’hanno comparato. Evidentemente con uno solo dei due estratti. Ma per la Cassazione è necessario che ci sia ripetibilità sullo stesso campione”.