Il governo non eletto di Renzi Gentiloni ottiene la fiducia alla Camera. Era scontato visti i deputati abusivi lì grazie al premio incostituzionale di maggioranza ottenuto con i brogli.
I voti a favore sono stati 368, 105 i contrari. Ma in Aula va in scena l’Aventino del M5s e della Lega: uno spicchio di emiciclo è vuoto. E il premier a loro si rivolge sul finale: “La politica è confronto, non odio o post verità. Chi rappresenta i cittadini non deve diffondere paure”.
Non ci si confronta con un governo nominato e non eletto, lo si abbatte. Con ogni mezzo.