Stop ai calendari del Duce e alle memorabilie del ventennio. E’ questa l’ultima ‘emergenza’ secondo il Consiglio comunale di Reggio Emilia, che ha approvato con 21 voti favorevoli (Pd e Sel) una mozione presentata dai consiglieri Pd Dario De Lucia, Federica Franceschini, Lanfranco De Franco, Salvatore Scarpino e Lucia Lusenti sul divieto di vendita e diffusione di gadget fascisti.
Il documento impegna la Giunta “ad agire in tutte le sedi opportune perché il reato di cui all’articolo 4 della cosiddetta legge Scelba sia integrato anche con riferimento alla vendita e diffusione di beni, gadget o oggetti vari con immagini del regime fascista”.
In un paese libero ognuno vende e compra i gadget che preferisce, a Reggio Emilia, città invasa da islamici e clandestini, ci si inventa una ‘legge’ da soviet supremo. Lo stesso diremmo per eventuali gadget con la falce e martello che, oltretutto, rappresenta regimi che hanno fatto milioni di morti in più rispetto al Fascismo.