SHERRI PAPINI: RAPITA E MARCHIATA A FUOCO DA 2 IMMIGRATE

Vox
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LA TERRIBILE VICENDA DI SHERRI PAPINI E’ STATA RACCONTATA COSI’ DAI MEDIA DI DISTRAZIONE DI MASSA ITALIANI:

Per 22 giorni di Sherri Papini, 34 anni, non si sono avute notizie. Volatilizzata mentre faceva jogging a Redding, in California, ha lasciato la sua famiglia nella disperazione. Per settimane gli investigatori hanno pattugliato la zona a tappeto senza però riuscire a trovare alcuna traccia di lei. Poi, quando le speranze sembravano ridotte al lumicino, Sherri è tornata dall’inferno in cui era finita: era stata rapita da un gruppo di trafficanti del sesso.

Sherri era scomparsa il 2 novembre. Come ogni giorno era andata a fare jogging, ma non era mai tornata a casa. L’allarme era scattato quando non era andata a prendere a scuola i suoi due figli. Allarmato, il marito Keith ha dato l’allarme e, poche ore dopo, l’intera area di Redding è stata pattugliata per ritrovarla. Tuttavia Sherri sembrava essersi volatilizzata e per settimane gli agenti hanno brancolato nel buio senza riuscire a trovare una pista. Incredibilmente la donna è stata rilasciata dopo 22 giorni di prigionia e abbandonata sul ciglio di una strada a oltre 220 chilometri dal luogo del rapimento.

«Ha urlato con tutto il fiato che aveva in gola, arrivando a tossire sangue per lo sforzo – ha raccontato il marito Keith all’emittente Abc – Per farvi capire quanto sia stupenda mia moglie, ha pensato che la gente non si fermasse perché era legata con delle catene e potesse credere che fosse evasa dal carcere. Quando l’hanno trovata aveva una catena intorno alla vita e un sacchetto in testa. Mi ha raccontato di essere stata legata per tutto il tempo del viaggio in auto dai suoi rapitori che poi l’hanno spinta fuori dall’auto e l’hanno abbandonata».

Quando Sherri è stata ritrovata era in condizioni pietose: aveva gravi contusioni su tutto il corpo, il naso rotto e lividi su tutta la faccia. Pesava solo 39 chili, era stata rasata e aveva un marchio sulla pelle. «Penso che sia un marchio per stabilire una sorta di potere e di controllo sulle vittime – ha detto lo sceriffo Tom Bosenko – Oltre ai segni visibili sul corpo, la donna aveva subito anche umiliazioni e un’enorme pressione psicologica».

«Non c’era nulla che avrebbe potuto preparami a quello che stavo per vedere in quel letto di ospedale e al racconto dell’inferno che aveva vissuto – ha detto Keith -. La prima volta che l’ho vista aveva il volto tumefatto, lividi e bruciature ovunque. Sherri è stata prigioniera per 22 giorni e ha dovuto attraversare un’agonia fisica e una grave tortura mentale. Non ho mai provato sensazioni così contrapposte in un unico momento: accanto alla gioia travolgente di poterla abbracciare c’era il senso di nausea per ciò che ha dovuto passare».

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La storia è quasi completa. Quasi. Manca infatti un piccolissimo particolare che però rende la vicenda totalmente diversa e quindi impubblicale dai media italiani avvezzi se non a bufale a mezze verità.

Scrive il New York Post:

She told police she had been abducted by two armed Hispanic women in a dark-colored SUV.

Sherri Papini has told police that the two Hispanic women who abducted her were the ones who later dumped her on I-5.

In a bizarre twist, the Mail reported that a 2003 blog posting by a person identifying herself as Sherri Graeff — Sherri Papini’s maiden name — ripped Latinos while saying she was “proud’’ to be white.

A rapirla due immigrate ‘ispaniche’, il termine con il quale vengono identificati i messicani, soprattutto in California.
Il motivo potrebbe essere un suo post del 2003 nel quale si diceva fiera di essere Bianca.

Perché i media italiani hanno omesso questo particolare? E cosa ci dice su quello che ci nascondono di ciò che avviene in Italia?