Torino, Asl affida malato psichico a Immigrato: lui lo uccide

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L’omicidio è avvenuto la mattina dello scorso 18 novembre in corso Belgio 139 ma è stato scoperto solo alcuni giorni fa, dopo l’autopsia.
La vittima è Tullio Cantore, 52 anni, morto in seguito alla grave emorragia interna provocata dalle percosse.
I risultati dell’autopsia effettuata dal medico legale: le lesioni al torace non potevano essere altro che provocate da percosse precise e non da una caduta.

Dopo giorni di silenzio davanti ai poliziotti e al pubblico ministero, lunedì Ramirez è crollato nell’udienza di convalida davanti al gip Anna Ricci.

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“Ho perso la pazienza, l’ho ucciso io”, ha detto con a fianco l’avvocato Elena Virano. La vittima era sempre stata in comunità per i suoi problemi psichiatrici fino a quando l’Asl, con il progetto Iesa, l’aveva affidato all’omicida e alla sua convivente per 1.030 euro al mese. “Non sapevo più come fare – ha spiegato l’uomo -. Nessuno mi ha mai spiegato come gestire un caso tanto difficile”.

Demenziale affidare persone a immigrati: lo fanno solo per soldi. Come avviene nel caso di bambini dati in affido: diventa un business.