SALVINI A PROCESSO PER QUESTI MANIFESTI – FOTO

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VIETATO IL TERMINE ‘CLANDESTINI’ – Matteo Salvini in tribunale per alcuni manifesti sui trentadue profughi che sarebbero dovuti arrivare nell’ex sede distaccata del liceo scientifico di Saronno. Lo hanno stabilito i ‘giudici’, rinviando il procedimento all’8 febbraio 2017 e chiamando in causa direttamente la Lega federale di via Bellerio a Milano, il cui segretario è appunto Salvini, dopo avere accettato l’improcedibilità nei confronti della sezione saronnese guidata dal segretario cittadino Davide Borghi: la sezione manca infatti di “personalità giuridica”.

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Il procedimento è stato avviato presso il tribunale di Milano da un esposto di due associazioni (le famigerate e parassitarie Studi giuridici sull’immigrazione e Naga) perché sui manifesti appariva la parola “clandestini”.

Il legale delle due associazioni: “devono esserci limiti anche nel dibattito politico, ed usare certi termini è una discriminazione. Come è noto, i migranti che vengono accolti nei centri dislocati in tutta la penisola non sono necessariamente clandestini: molti di loro, infatti, fanno domanda di riconoscimento dello status di rifugiati e chiedono l’asilo. E, tra essere clandestini e richiedenti asilo, c’è molta differenza”. La differenza è che queste associazioni ci guadagnano. Poi, dopo anni, il 94% risulta clandestino.