REFERENDUM: 5 MOTIVI PER DIRE NO A RENZI

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Il prossimo 4 dicembre i cittadini italiani saranno finalmente chiamati a votare. Si deciderà sulla famigerata riforma costituzionale. La nostra Costituzione, all’articolo 138, prevede infatti che le leggi costituzionali o di revisione costituzionale siano soggette a referendum popolare, se sono state approvate dal Parlamento con una maggioranza inferiore ai due terzi: e l’attuale ‘riforma’ è stata approvata a colpi di maggioranza dalla maggioranza abusiva composta da renziani e frattaglie verdiniane. Senza contare il fatto che una componente decisiva dei renziani è stata eletta in modo illegittimo, frutto di una legge elettorale incostituzionale.

Quindi siamo al paradosso: una maggioranza frutto di una legge incostituzionale che riforma la stessa Costituzione. Basterebbe questo a squalificare l’attuale riforma, che ha ottenuto il via libera definitivo della Camera, il 12 aprile 2016, con appena 361 voti favorevoli.

IL SENATO NON SARÀ ELETTIVO MA — Sarà infatti composto da cento membri, 95 senatori nominati dalle istituzioni territoriali (74 consiglieri regionali e 21 sindaci) e cinque senatori nominati dal presidente della Repubblica. La riforma prevede che le modalità di elezione dei 95 membri siano demandata a legge ordinaria: accadrà come con le Provincie, i presidenti esistono ancora ma li nominano i partiti. Le smentite sul tema sono puerili, visto che demandano ad una presunta legge elettorale che ancora non esiste.

IL COMBINATO DISPOSTO TRA RIFORMA COSTITUZIONALE E ITALICUM FAVORISCE LA DERIVA AUTORITARIA DI UNA MINORANZA — Il premio di maggioranza previsto dall’Italicum scatta infatti al raggiungimento del 40 per cento più uno dei voti, trasformando quindi, come accaduto con Renzi, una maggioranza relativa di voti in una maggioranza assoluta di seggi con una grave alterazione della rappresentanza democratica.

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LA RIFORMA TRIPLICA LE FIRME NECESSARIE PER I DISEGNI DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE — Le firme passano da 50mila a 150mila.

ABBASSA IL QUORUM PER I REFERENDUM — E’ introdotto un quorum minore per i referendum sui quali sono state raccolte 800mila firme anziché 500mila. In questo caso, per rendere valida la consultazione basterà la metà dei votanti delle ultime elezioni politiche, invece della metà degli iscritti alle liste elettorali. Stando all’affluenza delle ultime elezioni, il quorum sarebbe del 37,6 per cento. Anche in questo caso si affida ad una possibile minoranza militarizzata la decisione su questioni che riguardano la maggioranza.

LA RIFORMA È STATA APPROVATA DA UN PARLAMENTO ILLEGITTIMO — La sentenza della Corte Costituzione n.1 del 2014 dice che l’attuale Parlamento è stato scelto con la legge elettorale Porcellum, definita incostituzionale.
E’ vero che la stessa corte ha poi definito lo stesso parlamento abusivo “perfettamente legittimato a legiferare”, ma è anche vero che quella corte era presieduta da Mattarella, che poi in cambio è stato eletto presidente della Repubblica dallo stesso parlamento che lui ha ‘aiutato’ a definire legittimo.

Questi sono 5 motivi di fatto per dire NO a questa cosiddetta riforma. C’è poi un motivo ancora più importante: caccia l’abusivo da Palazzo Chigi. Che sta devastando la nostra società con l’importazione continua di giovani maschi africani: mezzo milione in appena 3 anni.

Non possiamo permetterci un altro anno di Renzi.