Tre bambini sono stati decapitati poco fuori Gassol, nello Stato di Taraba, in Nigeria. I loro corpi in un campo, senza testa: classico rituale di magia nera.
I tre, due femmine e un maschio, sono stati aggrediti lo scorso 30 ottobre. Terdors, 10 anni, Terna, otto e Sulumshima, 6, dopo il bagno in un fiume, erano sulla strada di ritorno, quando sono stati attaccati sotto gli occhi di altri otto bambini che sono fuggiti e hanno lanciato l’allarme.
«Quando hanno finito di nuotare, hanno preso dei secchi e li hanno riempiti d’acqua – racconta la madre, Emberga Agammbuee – Stavano tornando a casa quando due uomini hanno teso loro un’imboscata, trascinando via mio figlio per il collo. Altri bambini sono scappati. Le mie figlie, invece, sono rimaste lì a lottare per cercare di salvare il fratellino. I piccoli hanno lanciato l’allarme e io, mio marito e alcune persone del villaggio ci siamo messi alla ricerca dei miei figli: li abbiamo trovati senza testa in un lago di sangue. È stato orribile. Ho pensato di morire».
Accanto ai corpi dei bimbi sono state trovate droghe pesanti e una camicia sporca di sangue. David Misal, della polizia di Taraba, ha confermato che gli investigatori stanno indagando su quanto accaduto, ma ancora oggi chi ha ucciso i piccoli è a piede libero.
«Avevo quattro bellissimi bambini – si dispera la donna – Sono terrorizzata per la mia bimba. I suoi fratelli sono stati uccisi a sangue freddo».
Ci raccomandiamo: continuiamo ad importare giovani maschi nigeriani. E a metterli nei condomini. Prima o poi troveremo il cadavere – senza testa – di qualche bambino che abita vicino a loro.

Ricordiamo sempre: in Nigeria non ci sono guerre, ma ci sono troppi Nigeriani.