I primi cento soldati arriveranno a Milano oggi ed entreranno in servizio lunedì, gli altri 50 tra dieci giorni. Una parte degli uomini che si sono liberati dai controlli straordinari nella Capitale per il Giubileo bergogliano e possono ora essere destinati alle città per controllare aree a rischio.
E a Milano sono tante, le aree a rischio, ‘grazie’ all’immigrazione ‘normale’ e alla recente invasione di giovani fancazzisti africani.
Ieri il prefetto Alessandro Marangoni ha riunito il tavolo provinciale per l’Ordine e la sicurezza per definire nel dettaglio la distribuzione dei militari, e rispetto al vertice che si è tenuto già mercoledì scorso con il sindaco, sono state aggiunte altre otto zone dove i soldati, in pattuglie mista con carabinieri o poliziotti: piazzale Maciachini e via Imbonati (in zona 9), Giambellino/Lorenteggio (zona 6), Lambrate (zona 3), Rogoredo (zona 4), Stadera-Spaventa (zona 5), il tratto tra corso Como e piazza Gae Aulenti (zona 9), Porta Venezia e corso Buenos Aires (zona 3) e l’asse Castello Sforzesco-San Babila (zona 1).
I soldati sorveglieranno in pattuglia mista con le altre forze dell’ordine le situazioni critiche nel quartiere Corvetto (zona 4), San Siro (zona 7) e nella zona di via Padova e via Adriano (zona 2). Presidi fissi di soli militari sono invece previsti a controllo degli «obiettivi sensibili» in piazzale Loreto (zona 2), Darsena (zona 6), piazza Castello (zona 1), stazione Mm Bonola (zona 8), via Sammartini (zona 2) e stazione Centrale/piazza Duca D’Aosta (zona 2).
In sintesi: 150 soldati sparsi su 17 punti critici della città. E l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, presente ieri al tavolo in prefettura, ha precisato che almeno fino al 6 gennaio «i militari saranno impiegati anche per rafforzare la sicurezza in centro, lungo gli assi commerciali come corso Buenos Aires e corso Vittorio Emanuele e nelle zone della movida come la Darsena». Milano si «blinda» per le feste di Natale. L’allarme antiterrorismo è ben presente nelle grandi città europee, il rischio attentati è stato lanciato negli ultimi giorni dagli Usa e dalla Francia, e Milano «non sottovaluta nulla. Questi allarmi – spiega la Rozza – ci porteranno a controllare meglio alcuni luoghi della città più affollati durante le feste, così come le zone centrali nella notte di Capodanno». Dal primo dicembre saranno alzati i controlli in centro, con attenzione particolare su Oh Bej Oh Bej e mercatini. Dopo l’Epifania i militari saranno dislocati in altre zone. L’uso dell’esercito «ci permetterà di liberare pattuglie delle polizia locale, penso a un servizio serale a Muggiano»..
«Come faranno – contesta Riccardo De Corato (Fdi) – a coprire 17 postazioni e le vie commerciali per Natale? Siamo sicuri che si tratti di controlli h24 come avveniva nel 2009 sotto la giunta Moratti?».