MANCINI, SPESE LEGALI MONSTRE PER IL PRIGIONIERO POLITICO: ECCO COME SOSTENERLO

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Nonostante molteplici testimoni e i risultati chiari dell’autopsia, Amedeo Mancini è ancora agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio preterintenzionale per la morte del clandestino Emmanuel Chidi Nnamdi.

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Non può essere liberato: sarebbe uno smacco per tutti i politicanti che hanno fatto la fila per avere un pezzo del cadavere del clandestino.

Ai domiciliari Mancini non può lavorare e le spese legali sono elevate. Così familiari ed amici si sono mobilitati per aprire un conto corrente dove far confluire eventuali donazioni: “La lunga e complessa attività processuale – si legge nel comunicato – ha già comportato, e certo comporterà in futuro, spese legali e tecniche che già ora Amedeo non riesce a sostenere in autonomia“. Inoltre, “è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari ed è dunque impossibilitato a lavorare, sicché anche provvedere alle più elementari esigenze di vita risulta difficoltoso“.

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Per tutti questi motivi – conclude il comunicato – è stato aperto presso la Cassa di Risparmio di Fermo, filiale di Santa Caterina (clicca qui per leggere le coordinate bancarie), un conto solidale destinato ad accogliere i contributi di quanti volessero aderire all’iniziativa e offrire un sostegno alle necessità di Amedeo“.

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Lo vogliamo lasciare solo contro il Sistema corrotto di questo Stato razzista contro gli Italiani?