Gli Scout si fanno 83 profughi a spese nostre

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Il vicesindaco Pierpaolo Roberti duro contro la decisione della Prefettura: «Se vuole continuare così, prevaricando una volontà comunale (che rappresenta i cittadini) dovrà arrivare all’esproprio dei beni comunali»

TRIESTE – «Clandestini a Prosecco? La struttura è di proprietà comunale, data in concessione agli scout per finalità che nulla hanno a che vedere con l’accoglienza di richiedenti asilo. Abbiamo detto di “No!”. Gli unici posti che sono disposto a cercare in piena collaborazione sono quelli sui pullman per trasferire i clandestini lontano da Trieste».

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Duro il commento del vicesindaco Pierpaolo Roberti alla notizia dell’arrivo a Padriciano, nell’Ostello Alpe Adria di Campo Sacro, dei 18 richiedenti asilo che fino a ieri erano sistemati ad Aquilinia più ulteriori 65 che la Prefettura avrebbe deciso di ospitare nella struttura “vuota” visto il periodo invernale.

«Campo sacro è di proprietà del Comune e il Comune dice no a questi nuovi profughi – continua Roberti -. Inoltre noi abbiamo appreso di questo spostamento e dell’arrivo dei nuovi richiedenti asilo dai giornali: se la Prefettura vuole continuare così, prevaricando una volontà comunale (che rappresenta i cittadini) dovrà arrivare all’esproprio dei beni comunali perché il nostro è un secco “no”».