Canzone di Natale imposta ad alunni: “Un sacco pieno di permessi di soggiorno”

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A segnalare per primo la vicenda – contattato da alcuni cittadini – è il coordinatore della Lega Nord Emilia, Gianluca Vinci, che accusa di “propaganda politica” la scuola media per aver scritto una canzone di Natale da far recitare nelle prossime settimane ai ragazzi in cui Babbo Natale porta in dono “un sacco pieno di permessi di soggiorno”.

“La Lega Nord Emilia – scrive Vinci – ritiene questo fatto di gravità assoluta, ovvero che in una scuola pubblica si imponga di recitare canzoni di chiaro stampo politico di sinistra che esortano al rilascio in massa di permessi di soggiorno; la scuola è di tutti senza alcuna distinzione e non deve avere nessun colore politico. Riteniamo pertanto questo fatto gravissimo e per questo presenteremo a mezzo dell’onorevole Guido Guidesi un’interrogazione parlamentare per avere chiarimenti dal Ministero dell’Istruzione circa la veridicità di questa segnalazione ed eventuale esistenza di direttive e/o circolari in materia”.

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La dirigente scolastica Elena Conforti ha spiegato che la canzoncina è tratta da un libro delle Edizioni Paoline: “E’ stata scelta da una maestra per la recita delle primarie, con molta serenità e spontaneità – spiega – io per prima riconosco che la frase del ‘sacco con i permessi di soggiorno’ è un po’ troppo leggera, si tratta di questioni complesse”. Le Edizioni Paoline, per chi non lo sapesse: Vaticano, che non disdegna di spacciare ‘misericordine‘ e vendere libercoli gay.

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“Roba da pazzi. Qualcuno vuole fare il lavaggio del cervello ai nostri figli nelle scuole inculcando loro il messaggio politico della sinistra pro invasione. Ci è arrivata infatti la segnalazione dai genitori della scuola media di Sorbolo dove gli insegnanti avrebbero scritto una canzoncina di Natale da far recitare agli alunni dove Babbo Natale porta un sacco pieno di permessi di soggiorno. Trovo assurdo e di una gravità assoluta che una scuola pubblica imponga di recitare canzoni di chiaro stampo politico di sinistra che hanno come slogan ‘accogliamoli tutti'” attacca il segretario federale della Lega Matteo Salvini.

Prima dell’invasione fisica, è necessaria quella ‘culturale’ e mentale che si ottiene per via semantica (imposizione di termini neutri) e attraverso disgustosa manipolazione come in questo caso: e più la vittima è piccola, più il risultato è semplice da ottenere.