“Che Dio maledica per sempre, e precipiti all’inferno i criminali (bestie e non uomini) che hanno distrutto Nimrud. E sia benedetto chiunque li uccida”, scrive Vittorio Sgarbi, “siano ridotti in polvere, schiacciati come vermi, e abbandonati dal loro Dio che non esiste”.
Sgarbi si riferisce alle immagini (VIDEO) della città irachena diffuse dopo la liberazione della città assira occupata da due anni dal Califfato islamico.
Quello che resta dell’antica città di Nimrud dopo i bulldozer e le picconate dei jihadisti Isis sono solo polvere e macerie. Il fanatismo iconoclasta islamico.