MENINGITE: “IN TOSCANA PIU’ AGGRESSIVO E VIRULENTO”

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Meningite C, l’infettivologo: “Il ceppo toscano è aggressivo”, parla il primario di Pisa, professor Menichetti

“In Toscana la malattia si «presenta con una forma particolarmente aggressiva», il sottotipo St11, di cui non si riesce a individuare l’origine. La meningite che si presenta in Toscana è quella più virulenta. La maggior parte dei casi, infatti – sottolinea il professor Menichetti – sono di sepsi da meningococco. Sono la forma dalla quale è riuscita a sopravvivere Bebe Vio, la campionessa paraolimpica di scherma, ma con l’amputazione degli arti”.

 

La sepsi meningococcica, che è anche la forma che ha colpito l’immigrata di Cecina, ricoverata a Livorno, è più pericolosa della meningite da meningococco C – spiega Menichetti – perché «determina l’infezione diffusa del sangue», con la necrosi dei tessuti che può portare all’amputazione e nei casi più gravi alla morte. «Se per la meningite il tasso di mortalità si aggira attorno al 10%, per la sepsi meningococcica – ammette l’infettivologo – può arrivare al 40%. Nella situazione che si è creata in Toscana, la maggior parte dei contagi di tipo C sono stati casi di sepsi».

Ma quello che può apparire ancora più insolito è la circolazione del batterio, sia del C (che in Toscana risulta il più attivo) che del B o degli altri (X, Y o A) che causano l’infezione. I i contagi sono più frequenti in quella che la Sanità regionale ha definito «la valle dell’Arno», i territori tra Firenze, Empoli (le zone più colpite), Pistoia e Prato. Si tratta, a bene vedere, delle zone più densamente abitate.

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Ovviamente, il fatto che la Meningite sia endemica qui:

meningitemap

E che chi arriva da lì sia più presente nelle zone dove l’epidemia toscana è più attiva è solo un caso:

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Ma tanto è inutile, quando non si vuole vedere non si vede.