Modena: PD regala 1.260 euro a testa a prostitute e clandestini

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La determina è datata 20 ottobre e mette nero su bianco l’impegno economico del Comune: 130mila euro da destinare ad una platea nutrita di stranieri presenti attualmente sul territorio di Modena.

Tra di loro ci sono profughi (mancati), ma anche ex prostitute, ex braccianti in nero, detenuti in uscita (o con misure alternative) e senzatetto. Comunque tutti non italiani, questo è l’importante.

La cifra, infatti, servirà per rimborsare le spese che il Centro stranieri (appalto gestito dai soliti amichetti del PD: Consorzio Coop Sociali di Modena e la famigerata Caleidos) anticipa per conto dell’amministrazione. Tanto poi pagano i contribuenti.

Come si legge nella determina «il Centro, già da diversi anni, impegna fondi necessari a fronteggiare situazioni di emergenza e ad attivare interventi finalizzati a garantire la tutela dei diritti fondamentali e la sussistenza di cittadini stranieri presenti sul territorio, che si trovano in fasi di grave disagio socio-sanitario ed esclusione sociale. Considerato inoltre – continua il documento – che il protrarsi della crisi ha comportato l’acuirsi delle situazioni di povertà e che per far fronte alle situazioni di forte disagio che ne conseguono è necessario attivare interventi di sostegno, articolati in modo diversificato sulla base di progetti personalizzati temporanei».

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La parte più corposa (circa 88mila euro), destinata ad una settantina di soggetti a copertura del periodo settembre-dicembre, andrà a coprire voci di prima necessità (alimentari, abbigliamento e igiene personale), contributi per l’alloggio (posto letto in affittacamere), spese sanitarie (medicinali), trasporto (abbonamento autobus), corsi di alfabetizzazione e documenti. Nello specifico parliamo di circa 1.260 euro complessivi a persona (314 euro al mese).

In particolare i profughi beneficiari del contributo non sono ancora entrati nel progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), finanziato dal ministero dell’Interno. Quindi non sono nemmeno profughi, sono proprio clandestini.

Per quanto riguarda poi i percorsi di uscita dalla prostituzione e dal lavoro nero, che hanno numeri drammaticamente in aumento, i costi sono coperti per l’80 % dal progetto regionale ‘Povertà estrema’. I 42mila euro restanti dei 130mila, invece, vengono stanziati preventivamente dall’amministrazione per l’emergenza freddo: denaro che il Comune eroga per l’aumento delle persone in carico al Centro Stranieri, in modo da rispondere ai bisogni legati alla stagione invernale (ospitalità in strutture dedicate, indumenti, ecc.).

Insomma, per gli immigrati trovano sempre i soldi. Intanto noi abbiamo pensionati al minimo, disabili e disoccupati che soffrono la fame. Ma loro non sono ‘poveri estremi’.