Enrico, pestato e torturato da Africani dietro hotel dei profughi – VIDEO

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Torture e botte. Una costola rotta, il corpo martoriato, bruciacchiato. Enrico Salice, contadino di 54 anni di Voghera, è stato vittima di una violenta rapina, avvenuta il 7 novembre scorso, da parte di quattro “stranieri africani”.

Enrico ha raccontato la sua vicenda al populista, in un’intervista video. I rapinatori sono entrati nella sua casa forzando la porta, poi hanno devastato tutto quello che hanno trovato. In camera da letto hanno visto Enrico disteso a letto ed hanno sfogato tutta la loro violenza sul povero agricoltore. “Mi dicevano ‘Zitto, zitto. Dove sono i soldi?’ – racconta Enrico -Ora ti uccidiamo”.

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‘Non gridare, ti uccidiamo, ti uccidiamo’. Ogni tanto poi con un accedino mi bruciavano il braccio”. Per torturarlo. Ustioni di secondo grado ancora ben visibili sul corpo di Enrico.

“Avevano la pelle scura – continua l’uomo – Africani. Mi dicevano: ‘Dacci i soldi, dacci i soldi”, poi mi minacciavano con la pistola e il coltello. Ero convinto quella sera sarebbe stata l’ultima della mia vita”.

Casualmente, la cascina di Enrico si trova dietro l’Hotel Rallye, che ospita 53 cosiddetti profughi. Non aveva mai subito aggressioni, solo qualche furto quando si allontanava per andare a lavorare nei campi. Prima.

“Gli ho anche detto che avevo subito un intervento e che ho una valvola meccanica, ma loro niente – aggiunge – Mi chiedevano in continuazione il Pin”. Poi l’orrore: “Mi hanno messo le mani al collo e mi hanno sollevato buttandomi contro il muro. Mi hanno fatto inginocchiare mi hanno messo un piede sulla testa schiacciandomela. ‘Dacci il pin”, continuavano. Mi ricordavo solo due numeri, glieli ho dati insieme a due di fantasia. Loro mi hanno legato i polsi con il cavo el televisore. Mi hanno detto: ‘Andiamo in banca. Se i numeri non sono quelli giusti torniamo e ti ammazziamo”.