Biella: arrivano ‘loro’ e la stazione diventa piccola tendopoli

Vox
Condividi!

Una tenda da campeggio a due passi dalla stazione: «Una situazione ormai fuori controllo», dice la Lega

Tutto parte dalle segnalazioni di alcuni residenti nei palazzi attorno alla stazione. «Ormai quasi ogni giorno riceviamo telefonate da persone allarmate – spiega il consigliere Giacomo Moscarola -, in questi giorni avvieremo dei sopralluoghi notturni». Qualche settimana fa un episodio simile si era registrato a Chiavazza, nel palazzo mai completato dall’Atc. Di certo sono in tanti a dormire per strada. La tenda blu abbandonata sotto l’ingresso dell’ex disco-pub Melting Pot, dove una volta si riuniva la Biella da bere, è l’emblema di una città che fatica ad accogliere tutti. Nonostante l’impegno profuso dalle cooperative impegnate nell’ospitare i profughi. A due passi dalla tenda si trova ancora incuria, scatole abbandonate tra i cespugli, cartacce. Un gabinetto a cielo aperto. Recinzioni divelte per entrare all’interno di proprietà private. «Dalle testimonianze probabilmente si tratta di cittadini in arrivo dall’Africa – aggiunge Moscarola -, ora effettueremo dei sopralluoghi e faremo intervenire le forze dell’ordine».

Vox

La situazione si replica in viale Macallé. Questa volta a essere occupato è l’ex peso pubblico, a due passi dall’istituto tecnico «Vaglio Rubens». La porta di ingresso è stata forzata, per terra ci sono valige e vecchie coperte. I vetri sono stati spaccati di recente. Il tutto in una zona residenziale. «Ho l’ufficio proprio in quella via – racconta il segretario provinciale della Lega Nord, Michele Mosca -, mi sono accorto casualmente di quello che mi stava capitando sotto gli occhi».

In questo caso non sarebbero profughi in arrivo dagli sbarchi: «Probabilmente stranieri, ma di carnagione chiara – aggiunge Mosca -. Il degrado ormai sta diventando insostenibile e l’amministrazione non fornisce le adeguate risposte. Questo genere di accoglienza non funziona». Il consigliere Moscarola ha già informato dell’accaduto i tecnici comunali: «I locali vanno messi in sicurezza, prima che succeda qualcosa di grave».