Il sindaco Sonia Cambursano aveva negato. Giurato e spergiurato. “Nessun caso di turberlosi tra i profughi” scriveva dappertutto all’inizio dell’estate scorsa su facebook. Ma con un “ma”. “E anche se fosse non lo diremmo…”.
DIFFUSIONE TUBERCOLOSI
Delle due l’una: o Cambursano sa oppure non sa. Ma è chiaro come il sole che l’Amministrazione Comunale non voglia affrontare il tema, in questi mesi ha continuato ad essere piuttosto vaga sull’eventualità di pericoli o meno per la salute pubblica, se non per un iniziale ed eccezionale incontro convocato col Ciss-ac e le cooperative al salone dell’ex Cotonificio, nei giorni antecedenti l’arrivo di una trentina di richiedenti asilo.
Nessuna risposta, ad oggi, quindi. Ma il caso rischia di impazzare. Infatti, dopo la notizia di un malato di tubercolosi tra coloro che sono ospitati alle “case gialle” di Mercenasco – a nemmeno un chilometro di distanza da Strambino – se ne aggiungerebbe una seconda. Ci sarebbe un malato anche tra i profughi di Strambino.
Da questo caso si apprende che le autorità nascondono le epidemie di Tubercolosi, Meningite e chissà cos’altro, tra i profughi. Per la ‘privacy’. Il che significa che le notizie di queste epidemie che ‘filtrano’ sono solo la punta dell’iceberg.