Invio Profughi: a Recoaro si prepara la Resistenza popolare

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PROFUGHI A RECOARO. COMITATO PRIMANOI, “ORA ASSIEME AI RECOARESI VANNO VALUTATE LE OPPORTUNE FORME DI PROTESTA PER IMPEDIRE CHE IL PREFETTO TRATTI RECOARO COME HA FATTO CON GLI ALTRI COMUNI VICENTINI”

Non è una sorpresa per i rappresentanti del comitato di cittadini PrimaNoi la notizia dello sblocco della struttura alberghiera al Bersagliere di Recoaro terme. Nei giorni scorsi avevano diffuso la notizia che la prefettura stava aspettando il superamento di questo ultimo ostacolo per disporne allo scopo di inserire una cinquantina di richiedenti asilo. La protesta della settimana scorsa promossa dal comitato recoarese assieme a PrimaNoi non hanno per ora prodotto effetti concreti se non informare la popolazione del rischio cui stavano andando incontro.

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“Ora è ufficiale, tant’è che il Prefetto non ha nascosto i suoi intendimenti, per cui è estremamente urgente valutare cosa fare sin da subito per aprire un confronto con gli uffici della prefettura. Se si vuole però essere incisivi nel confronto, ribadiamo che c’è solo una strada. Essere disposti ad una protesta permanente dai toni civili ma determinati, altrimenti la partita è chiusa, questo i recoaresi lo devono sapere con estrema trasparenza, tra l’altro il Sindaco pare essersi già arreso” -precisano dal comitato PrimaNoi.

Intanto sabato pomeriggio PrimaNoi sarà in piazza a Recoaro con un gazebo. “L’iniziativa l’avevamo in programma da tempo per fare corretta informazione sulla questione dei migranti e dei profughi -sottolinea il portavoce Alex Cioni-, un lavoro itinerante che stiamo facendo in giro per i Comuni della provincia. E’ evidente che la novità di queste ore fa assumere all’iniziativa di sabato un’opportunità per aprire ad uno scambio di idee e proposte con quei recoaresi che venerdì sera erano in piazza a protestare. E’ arrivato il momento di decidere se stare dalla parte del compromesso o della ragione” -ha concluso Cioni.