Ieri, sicuro della elezioni di Mama Clinton:
L’ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, John Phillips, torna alla carica.
Dopo il clamoroso spot a favore del Sì al referendum sulle riforme costituzionali, ha fatto la morale all’Unione europea in tema di accoglienza. “L’Europa ha bisogno dei migranti – spiega commentando le posizioni anti-immigrati di Donald Trump – non deve opporsi a questo fenomeno”. Una nuova ingerenza che sicuramente rischia di creare nuove polemiche in un’Europa in piena emergenza immigrazione.
“L’America è la terra dell’immigrazione. Tutti sono arrivati da qualche altro posto”. L’ambasciatore Phillips critica apertamente le posizioni di Trump che, in più di un’occasione, ha promesso il pugno duro contro i migranti. “È sempre stato normale per il nostro paese, la forza dell’America è sempre stata la diversità – spiega il diplomatico – molti sono arrivati da ogni angolo della terra, l’America è questo, è una calamita, anche per chi proviene dall’America centrale, dal Messico”.
Nel mirino di Phillips c’è proprio Trump. Anche se non lo nomina mai, è sin troppo chiaro che il bersaglio sia il tycoon. “Ora – tuona proprio mentre l’America sceglio il nuovo presidente – c’è un candidato che dice ‘costruiamo un muro’ per tenere lontani i messicani. È una posizione scioccante, molto di rottura, completamente diversa rispetto a ciò che l’America è sempre stata finora”. L’ambasciatore ne ha anche per l’Unione europea. “Anche i Paesi europei – incalza – hanno bisogno dell’immigrazione. Guardate alla Germania, la sua economia ne ha bisogno. Non ha senso l’ostilità nei confronti dell’immigrazione – conclude – è un fenomeno importante a cui non bisogna opporsi”.
L’ambasciatore Phillips è noto anche per il suo desiderio di vedere l’Italia ripopolata di immigrati africani. Ora, con Trump, le sue tesi finiranno dove meritano: nel cestino della Storia. Torna a casa, Phillips.