MARIA, RAGAZZINA DISABILE: STUPRATA A TURNO DAI PROFUGHI PER 30 ORE

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Un incubo lungo quasi un giorno e mezzo. Trenta ore in balia di tre stranieri, sequestrata nelle palazzine dell’ex Moi e violentata più volte dai profughi che da anni vivono in quelle che erano le palazzine olimpiche realizzate per Torino 2006.

Torniamo a parlare del dramma terribile vissuto dalla ragazza disabile di 21 anni, perché ieri c’è stata in appello per gli stupratori: 8 anni e quattro mesi di carcere per i primi due profughi africani, otto anni all’altro profugo africano. Quella che per noi è una condanna ridicola.

La sentenza di appello è stata pronunciata ieri mattina e ha confermato la decisione del primo grado che aveva stabilito una provvisionale di 120mila euro per la famiglia della vittima, mentre il Comune – costituitosi parte civile per il “danno di immagine” che sostiene di aver ricevuto dalla vicenda – ne ha ottenuta una di 5mila. E questo è vergognoso: semmai, il Comune doveva essere ritenuto responsabile di quanto accaduto, nelle persone dell’allora sindaco Fassino e dell’assessore alla Sicurezza. Dovrebbe pagare per complicità nello stupro anche il Prefetto e i magistrati che nulla hanno fatto per ottenere lo sgombero coatto degli stabili.

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I fatti risalgono alla fine dello scorso mese di maggio e dal momento dell’arresto, i tre profughi di 28, 31 e 32 anni sono rinchiusi carcere.

In appello, come in primo grado, i difensori hanno difeso gli stupratori con la bizzarra tesi della “difficoltà di esprimere consenso” da parte della ragazzina e sulla capacità dei tre imputati di riconoscere il suo stato di infermità.

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Se non sono capaci di capire che una ragazzina è disabile mentalmente e che non vuole essere stuprata da loro, è evidente che l’Italia non è il posto per questa gente dal QI troppo basso rispetto alla media europea.

A proposito: le palazzine sono ancora occupate dai cosiddetti profughi africani. E lì spacciano. Hanno il covo, vero Appendino?