Milano: ora si inventano l’aggressione ‘razzista’

Vox
Condividi!

Paolo Cagna Nichi, storico militante della sinistra milanese, “è stato brutalmente aggredito sotto casa sua da un balordo razzista perché sua moglie è ‘la zingara che va in televisione'”. Lo denuncia Paolo Ferrero, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista. L’esponente politico esprime “piena solidarietà mia e di Rifondazione Comunista a Paolo Cagna e a sua moglie Dijana Pavlovic, colpevole di essere rom”. “Questa barbara aggressione è un tragico frutto del clima di odio e intolleranza seminato a piene mani dalla Lega Nord e dai gruppi della destra fascistoide – afferma Ferrero -. Un clima di odio che combattiamo sul piano politico e culturale e che lo Stato dovrebbe contrastare sul piano legale applicando severamente le leggi contro il razzismo, in vigore ma largamente disattese. Anche su questo terreno della lotta al razzismo, la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, che difendiamo contro la manomissione voluta dal governo, è da applicare fino in fondo”.

Vox

Cavolo. L’ha detto Ferrero, allora deve essere vero. E poi cos’è, razzismo per interposta persona?
A Milano ogni giorno qualche zingaro o immigrato aggredisce un’anziana, ma non sentiamo il Ferrero di turno scrivere ‘razzismo’. Anzi, non lo vediamo proprio scrivere. Perché se ne sbattono altamente, quelli come lui, dei veri deboli.