La notizia che segue, riportata dai media inglesi:
Dovrebbe accendere un dibattito sui pericolo del porno libero sul web e la cultura della ‘liberalizzazione’ della morale. Sia chiaro, per noi il principio della libertà di espressione vale più di ogni altra cosa, ma senza educazione al bello e al giusto può essere pericolosa se riguarda, oltre alle idee, anche la pornografia: che nulla ha, invece, a che vedere con la ‘vera’ libertà di espressione.
L’estrema facilità con la quale si può raggiungere tutto il porno possibile sul web – basta un clic e hai a disposizione tutti i tipi di sesso che mente umana possa immaginare – è una minaccia alla nostra civiltà. Quello che un tempo veniva relegato in oscure videoteche, e quindi raggiungibile da persone normali raramente e solo per scelta convinta, oggi lo è in pochi secondi per chiunque, il che pone seri rischi. Perché conduce ad una ‘bulimia’ del porno.
Invece di leggi contro la libertà di espressione – quella vera, quella delle parole – come la famigerata Legge Mancino, il legislatore dovrebbe pensare a leggi che limitino la possibilità di diffondere materiale pornografico. Invece di oscurare siti che diffondono idee e notizie, pensino a bloccare siti che minano la libertà di scelta, perché offuscano le menti più deboli e impreparate assufacendole al brutto e al degradante.
Ma il motivo per il quale agiscono contro i primi e non contro i secondi è ovvio: gli uni mettono in pericolo la loro egemonia politica, gli altri la facilitano rintontendo la popolazione. Un po’ come i programmi trash alla tv.