TAGLI: QUESTO RAGAZZO NON HA PIU’ DIRITTO A PENSIONE

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Fabio nel 1998 è stato vittima di un grave incidente automobilistico che lo ha reso cerebroleso. Da allora è costretto a vivere in carrozzina e deve essere continuamente accudito, ma da aprile non riceve più la pensione di 800 euro, calcolata dall’Inps per i 6 anni lavorativi svolti presso un’ azienda tessile. Al tempo dell’ incidente Fabio aveva 21 anni, ed era un operaio.
“Dopo aver tentato di tutto per restituirgli una vita autonoma – spiga Carmela Mari madre e tutore di Fabio – mi sono arresa e ho fatto richiesta per la pensione di invalidità e di anzianità. Nel 2000 ho ottenuto entrambe e così, con 790 di una e 800 dell’altra, sono riuscita a pagare una badante che mi aiuta nell’accudire mio figlio”.

Da sette mesi, però, la situazione è cambiata: improvvisamente l’Inps non ha più erogato la pensione di anzianità. “Non è arrivata nessuna comunicazione, l’assegno semplicemente non è stato più erogato – racconta la tutrice – sono stata agli uffici dell’Inps e gli impiegati mi ha detto soltanto che non ne ha più diritto, senza darmi ulteriori spiegazioni. Allora sono andata al patronato, ma senza una documentazione non è possibile fare nulla. Non so più come fare ad andare avanti, ma soprattutto voglio capire il perchè di questa retromarcia da parte dell’Inps”.

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“Devo capire se c’è modo di poter riavere quell’assegno – conclude Mari – ma senza la documentazione non c’è modo di fare nulla. Sono stata anche dall’ex datore di lavoro che mi ha assicurato di aver pagato tutti i contributi, del resto se così non fosse non avrei avuto la pensione lavorativa”.

E i fancazzisti beccano in vitto, alloggio, stravizi e paghetta minimo 35€ al giorno.