FAMIGLIE MIGRANTI SCARICANO FIGLI IN ITALIA: MANTENUTI DA NOI FINO AI 18 ANNI

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Le famiglie partono dall’Albania, arrivano in Italia e qui lasciano i ragazzini da soli per farli dichiarare minori stranieri non accompagnati. Ne abbiamo già parlato.

Una categoria che il nostro Paese riconosce come bisognosa di assistenza, con generosi sostentamenti economici. E in tanti – troppi – ne approfittano.

A denunciare questo scandalo, fra gli altri, è il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, che ha deciso di intentare una serie di cause civili contro le famiglie di alcuni di questi mantenuti inviati dalle famiglie a studiare in Emilia-Romagna. Naturalmente a spese dei contribuenti italiani.

“Non sono affatto abbandonati e non fuggono da guerre né persecuzioni– spiega il sindaco – Vengono per studiare, soprattutto nelle scuole professionali. Perché lo Stato italiano deve pagare loro il college? Sono servizi che a noi costano dagli 80 ai 100 euro a persona. Vengono tutti dalla stessa provincia albanese”.

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Come non bastasse, al compimento del diciottesimo anno di età i ragazzi ottengono il permesso di soggiorno. E poi la cittadinanza italiana.

Lo Stato fornisce 45 euro al giorno per ogni minore straniero non accompagnato, spiega Malpezzi, ma il resto (altri 45€) è a carico dei Comuni. In Italia i finti minori stranieri non accompagnati sono quasi 13mila, il 10,5% dei quali albanesi.
Nella sola Emilia-Romagna i minori stranieri non accompagnati sono 820 e gli albanesi sono oltre la metà.

Per questo diversi sindaci dei Comuni più importanti hanno inoltrato una petizione al Viminale per chiedere che la loro gestione passi dalle amministrazioni municipali allo Stato. Ridicolo: la gestione passi al governo albanese che se li riprenda, non si vergogna?

Nei giorni scorsi 41 persone (tutte maggiorenni e di nazionalità albanese) sono state denunciate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e truffa aggravata, nell’ambito dell’operazione della Squadra Mobile di Forlì che ha smascherato lo ‘stratagemma illecito’ che sta diventando un fenomeno sempre più corposo, già denunciato da numerosi Comuni, in particolare in Emilia-Romagna.

Il trucco è sempre lo stesso, arrivati in Italia accompagnati da maggiorenni (spesso i genitori o altri parenti) per motivi turistici, si presentano poi ai servizi sociali dei Comuni sostenendo di essere stati abbandonati e di non avere parenti in Italia. La legge impone ai Comuni di prenderli in carico e assicurare loro il mantenimento e l’educazione fino alla maggiore età, a costo zero per la famiglia. Una sorta di Erasmus a senso unico a spese nostre. Gli albanesi nemmeno hanno bisogno di visto di ingresso, è stato abolito dai governi precedenti.