RECOARO: Venerdì cittadini in piazza contro 50 profughi in hotel

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PROFUGHI A RECOARO TERME: I COMITATI DEL NO SCENDONO IN PIAZZA. PRIMANOI, DIAMO IL VIA ALLE OSTILITA’. NEL FRATTEMPO PARTE LA RETE VENETA DEL NO AI “PROFUGHI”

Come prevedibile il clima a Recoaro terme si sta surriscaldando in vista di giovedì 3 novembre, giorno nel quale si dovrebbe sbloccare la disponibilità della struttura alberghiera per dare ospitalità fino a 50 richiedenti asilo.

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Il dibattito in paese è già scoppiato, tant’è che per domani sera è annunciata una manifestazioni di coloro che sostengono l’accoglienza dei migranti, in polemica con quei comitati di cittadini che, secondo Altovicentino accoglie, “seminano odio e razzismo”. La risposta dei comitati del no arriverà invece venerdì sera con un presidio davanti al municipio per ribadire la propria contrarietà “ad un sistema dell’accoglienza imposta dal Governo a danno dell’intera comunità recoarese e di un intero paese intento a rilanciare la propria vocazione turistica” -spiegano i promotori dell’iniziativa.
Alla manifestazione aderisce attivamente il comitato spontaneo PrimaNoi, da oltre un anno impegnato sul tema profughi in tutta la provincia.

Erano stati proprio quelli di PrimaNoi a dare fuoco alle polveri la settimana scorsa minacciando azioni forti sulla falsa riga delle barricate messe in atto dai cittadini di Gorino nel ferrarese. “Con l’incontro di venerdì sera -spiegano dal comitato PrimaNoi- viene dato il via alle ostilità. I recoaresi non possono pagare le scelte di un Governo che utilizza i soldi degli italiani per dare vitto e alloggio ai sedicenti profughi, quando in Italia ci sono milioni di persone che vivono in uno stato di indigenza assoluta”.
PrimaNoi fa sapere che una propria delegazione si è recata domenica scorsa al presidio di “Abano dice no” per iniziare un percorso propedeutico a creare una rete solidaristica tra i comitati attivi in Veneto. “Domenica abbiamo concretizzato l’idea di fare rete sostenendo un’opposizione dai toni determinati ma non di natura ideologica -spiega il portavoce Alex Cioni- perché è una necessità organica e non un capriccio contrastare le folli politiche di un Governo tanto attivo per la sorte di migliaia di ragazzi africani quanto cieco verso quella di milioni di italiani. Non ci stiamo a subire passivamente le decisioni di un Governo che dispensa illusioni ai migranti con i soldi dei contribuenti italiani, per cui contiamo di aggregare in questo percorso i vari comitati esistenti e quelli che nasceranno nelle prossime settimane, al fine di rafforzare la voce del popolo che dice no. Anche per questo motivo venerdì sera saremo a Recoaro terme”.