Merito, a metà, tra la Corte europea dei diritti dell’uomo, cui l’imam terrorista si era rivolto lamentando la violazione della sua libertà e il governo Renzi.

La corte aveva nel marzo scorso aveva condannato Palazzo Chigi (i contribuenti) a risarcirlo con 75mila euro per il l’arresto illegale del 2003 a Milano, da parte dei servizi segreti italiani e americani. Ma il terrorista è latitante, perché condannato a 6 anni di galera: dalla moschea milanese di via Quaranta organizzava attentati e arruolava combattenti. Arresto illegale si, ma terrorista anche.

«Se vuole i soldi – diceva in quei giorni uno 007 – venga in Italia e si costituisca». Invece, no, bonifico e via.
«Ho ricevuto sul mio conto bancario l’indennizzo, e così mia moglie. Sono molto felice per quel che ha fatto il governo italiano e spero che anche il governo americano faccia lo stesso», spiega Abu Omar all’Adnkronos.

Insomma, paghiamo la latitanza ad un terrorista islamico.