COMO: IL CENTRO PROFUGHI E’ PER SEMPRE

Vox
Condividi!

Un centro profughi è per sempre. La chiusura del centro di via Regina, a Como, che ospita centinaia di giovani fancazzisti africani, non sarà smantellato come promesso: i moduli abitativi, che potevano servire ai terremotati, rimarrano nell’area ex Rizzo. Perché i clandestini non vengono espulsi e, dive il prefetto, bisogna trovare sistemazioni alternative idonee.

È quanto emerso ieri al termine della visita in città della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza che ha portato a Como i deputati Maria Chiara Gadda (Pd) e Marco Rondini (Lega). «Il centro sta funzionando a pieno regime, anche da un punto di vista sanitario dato che ogni giorno vengono effettuate circa 15 visite mediche e altrettante visite di terapia». A spese dei contribuenti.

Vox

«Da alcuni mesi – aggiunge il prefetto – abbiamo una moratoria sui nuovi arrivi proprio in virtù dell’emergenza che si è verificata nel nostro territorio, in particolare quella dello scalo ferroviario; la divisione che viene fatta dei richiedenti asilo nelle varie province viene infatti elaborata sulla base di quote precise che al momento a Como sono state raggiunte. Nulla esclude però che in futuro le quote possano cambiare, visto che il loro numero è legato agli sbarchi».

Dalla Prefettura fanno sapere che è pronto il bando di gara per assegnare la gestione dei centri di accoglienza specifici per i sedicenti minori che a breve saranno aperti in provincia: si tratta di strutture previste dal Governo dalla capienza massima di 50 posti e dove i finti ragazzi gozzoviglieranno a spese dei cittadini.

Il costo di questi centri sarà per metà a carico dello Stato e per metà delle amministrazioni locali. «Chiederemo – conclude Corda – una ridistribuzione su tutto il territorio».