Roma: dove i cani muoiono di overdose

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Non è un rione per italiani. Anzi, non è più un rione e basta. L’Esquilino è terra di nessuno, il pozzo senza fondo del degrado della capitale. Un non luogo ridotto ormai a vetrina per le inchieste giornalistiche, un archivio perenne dove trovare immagini forti che raccontino la fogna in cui si è trasformato un pezzo importante del centro di Roma. A poche settimane dall’ennesimo stupro avvenuto al parco del Colle Oppio e dalle ultime denunce sulla situazione ormai insostenibile della stazione Termini, ecco che un altro luogo simbolo dell’Esquilino, il parco di piazza Vittorio, diventa il teatro di un nuovo drammatico racconto del degrado: un cane morto di overdose dopo aver ingerito una bustina contenente sostanze stupefacenti nell’area cani. “Hanno ammazzato il mio Ziggy”, è l’accusa che Elia Cevoli, padrona del cane, rivolge in un’intervista al Primato Nazionale. “Lui era solo un cucciolo, molto probabilmente avrà addentato per gioco questa bustina che ha trovato nel fogliame del parco”. La scena che Elia si è trovata davanti è stata drammatica. “L’ho visto vomitare droga. E’ stato per ore in preda alle convulsioni. Ogni tentativo di salvarlo è stato inutile. Lì nel parco ci sono anche molte siringhe e la zona di fatto è ormai sotto il controllo dei pusher africani”.

Il resto, inquietante, qui:

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Cani morti di overdose e italiani in fuga: benvenuti all’Esquilino