“Se ne sono andati per conto loro, spontaneamente. Hanno abbandonato la struttura che li ospitava, scegliendo di lasciare il progetto d’accoglienza. Non sappiamo dove siano adesso”. Federico Musso, rappresentante della cooperativa “L’isola di Ariel”, commenta così l’allontanamento volontario da Lurisia da parte di otto degli oltre 70 fancazzisti africani alloggiati presso l’hotel “Everest”.
In particolare, si tratta di coloro che giovedì 6 ottobre avevano innescato la protesta contro la scarsa qualità del cibo che veniva servito loro. E che hanno fatto questo:
PROFUGHI LASCIANO APERTI RUBINETTI PER DISPETTO: PAESE A SECCO
“I ragazzi, tutti maggiorenni, hanno mantenuto comunque lo status di richiedenti asilo – ha aggiunto Musso -. Con tutti gli altri invece la situazione è rientrata e anche il consumo giornaliero d’acqua potabile è tornato ad attestarsi su livelli normali”.
