Profughi arrivati da 2 giorni: “Dateci soldi, non vestiti”

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Da un giornale locale di Roma:

Scene paradossali: a Roma, nel quartiere Aurelio i profughi (richiedenti asilo? clandestini?) hanno protestato per chiedere che la cooperativa incaricata gli assegni direttamente i soldi. Altro che vestiti usati. Capito?
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Dalle proteste dei cittadini di Goro per scongiurare l’arrivo di immigrati a quelle dei profughi stessi: succede nel quadrante nord della Capitale dove nei giorni scorsi, nel silenzio più totale, un albergo è stato destinato all’accoglienza di migranti. Dei numeri di immigrati che saranno ospiti presso l’hotel «Il Gelsomino», ancora una volta, c’è il mistero più totale. Immediate sono state le reazioni tra la preoccupazione e il rassegnato degli abitanti della zona che temono di vivere le stesse scene andate in onda a Monteverde con la maxi-tendopoli della Croce Ro$$a.

Gli abiti e il materiale fornito evidentemente non era di loro gradimento, così oggi gli ospiti dell’hotel nel quartiere Aurelio hanno pensato bene di protestare per reclamare soldi. Come testimoniano le immagini, a contenere la protesta di richiedenti asilo e clandestini c’erano le volanti della Polizia. Le immagini sono state scattate da Daniele Giannini, consigliere municipale eletto con la Lista Civica Daniele Giannini Sindaco nel XIII Municipio Aurelio. Lo stesso consigliere era presente nei giorni scorsi durante l’apertura – tenuta nella massima segretezza – del centro per i profughi. “In piazza c’era gente normale, a viso scoperto, donne, ragazzi, anziani tutti uniti per dire basta a questa invasione ed a questo business vergognoso. Il razzismo contro gli italiani è la nuova piaga di questi anni, l’ideologia radical-chic sta producendo enormi tensioni e diseguaglianze sociali oltre ad essere di una ipocrisia devastante”.

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Sempre Giannini aveva documentato l’impiego molto discusso del pocket money attualmente assegnato ai profughi ospitati nei vari centri: in alcune foto pubblicate su Facebook, si vedono alcuni di questi richiedenti asilo in fila al supermercato all’interno di un supermercato di via Gregorio XI. Per comprare alimenti? Non proprio: l’unica merce nei carrelli sono casse di birra e altri alcolici. Per uso personale? Non solo: qualche residente ha ipotizzato la rivendita illegale ad un prezzo maggiorato. Come vengano impiegati i ricavi, quello sì, rimane per ora un mistero.

Roma: Aurelio, la protesta dei profughi “Dateci soldi, non vestiti”