Immancabile come le cavallette, piomba la Kyenge sulla questione dei clandestini cacciati da Goro.
“Sbarrare la strada con blocchi stradali contro persone deboli e indifese, donne e bambini in fuga da guerre e miseria, è un atto inquietante ed inaccettabile. Ma non dobbiamo fermarci alla denuncia, dobbiamo capire perché ciò sta accadendo: queste cose non accadono per caso”. E’ la sua reazione inventandosi guerre inesistenti.
“L’Italia – ha continuato Kyenge – non è questa, questa manifestazione di paura non è espressione del sentimento comune degli italiani che rimane solidale. Questa grave manifestazione di chiusura e paura verso donne e bambini che non possono rappresentare un minaccia è figlia della propaganda d’odio, dell’azione di veri e propri incendiari all’opera per lucrare ogni giorno elettoralmente sulle preoccupazioni delle persone. Le impronte digitali di questi incendiari all’opera non sono difficili da trovare fra chi è corso a stabilire un isterico parallelo fra questa manifestazione e gli anni della Resistenza. L’accoglienza diffusa dei rifugiati per piccoli gruppi, come si proponeva a Goro, funziona e non crea tensioni, se non ci si mettono di mezzo gli incendiari. Ne sono la riprova le tante comunità locali in tutta Italia dove questa accoglienza diffusa sta cominciando a funzionare da tempo”. Donne e bambini, ripetiamo insieme: donne e bambini.
Beh, si capisce che viene dal Congo: