E’ ossessionato. Esige che la sua perversione diventi anche la nostra perversione: con una differenza, lui li vuole, ma fuori le mura vaticane.
“Le migrazioni non sono un fenomeno nuovo, ma appartengono alla storia dell’umanità. È mancanza di memoria storica pensare che esse siano proprie solo dei nostri anni”. Lo ha detto il Papa nell’udienza generale.
Oggi la crisi economica induce paure, porta alcuni ad erigere “muri e barriere”, magari oscurando le azioni di “solidarietà”.
“Oggi, il contesto di crisi economica favorisce atteggiamenti di chiusura. In alcune parti sorgono muri e barriere. Sembra a volte che l’opera silenziosa di molti uomini e donne che si prodigano per aiutare e assistere i profughi e i migranti sia oscurata dal rumore di altri che danno voce a un istintivo egoismo. Ma la chiusura – ha detto Bergoglio – non è una soluzione, anzi, finisce per favorire i traffici criminali. L’unica via è quella della solidarietà col migrante, solidarietà con il forestiero”
Detto da uno che vive qui:
Il primo a creare ‘muri’ fu il Dio della Bibbia. Subito dopo la creazione: lui pose Adamo ed Eva in un Paradiso, ovvero “luogo recintato e protetto”, per difenderli dalla barbarie esterna.