Sentenza choc in Austria. Ricorderete la vicenda del profugo iracheno che stuprò, lo scorso anno, un bambino in una piscina di Theresienbad, vicino Vienna, perché “aveva una urgenza sessuale“:
L’immigrato islamico era stato condannato quest’estate a 6 anni di reclusione. Una pena ridicola, ma almeno una pena.
Ieri, la sentenza che ha sconvolto l’opinione pubblica austriaca: come scrivono i media locali e internazionali, la Corte Suprema austriaca ha cancellato la condanna.
La motivazione è scioccante, e accoglie la tesi della difesa: il richiedente asilo non aveva compreso il rifiuto del bambino ad avere una rapporto sessuale. Ora la sentenza di condanna è annullata, e il processo si dovrà rifare.
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